Come nascono le camice Hawaiiane?
Nel XX secolo, più precisamente negli anni ’20, il turismo delle famose isole hawaiiane aumentò, accogliendo uomini d’affari americani e persone di spicco. Questo fenomeno aiutò i le persone cinesi e giapponesi, venute per lavorare nei campi, a intravedere un’opportunità di business connessa con il turismo. Da qui iniziarono le prime vendite di camice hawaiiane sia in negozio che su commissione, il costo si aggirava sui 95 centisimi che abbinato alle sgargianti qualità, faceva della camicia hawaiiana il souvenir perfetto.
Il primo modello di camicia hawaiiana venne realizzato dalla madre di uno studente hawaiiano, Gordon Young, che utilizzando il cotone yukata dei kimono giapponesi fece una prima camicia “pre-Aloha” che spopolò fra gli studenti universitari.
In un secondo momento, altri artigiani produssero le camice, cogliendo la grande e inesplorata opportunità di business. Ellery Chun produsse le prime Aloha Shirt tramite la ditta del padre, la King-Smith Clothiers, ispirandosi a dei ragazzi filippini che indossavano camice dai vividi colori.
Dopo il successo delle Hawaiian Shirt, Ellery fù la prima a registrare i primi due marchi di camice “Aloha Sportswear” e “Aloha Shirts” nel 1936 e 1937.
L’apice del successo e dell’insuccesso
Nel 1942, dopo l’ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra mondiale, la fama delle camice hawaiiane ebbe una battuta d’arresto. Solo dopo la ripresa economica del dopoguerra le camice Hawaiiane raggiunsero l’apice del successo, dagli anni 50′ fino gli anni ’70 le persone nelle città, i militari, i policiti e le star del cinema, iniziarono a indossare continuamente le Aloha Shirt.
Il presidende Harry Truman fù uno dei primi personaggi di spicco a finire sulla celebre rivista Life, indossando una camicia hawaiiana. Seguirono a ruota tutte le celebrità come Elvis Presley e attori come Leonardo di Caprio e Jhonny Depp.
Dopo la grande salita di queste camice, ci furono altrettanti anni bui. Dopo l’arrivo delle camice Hawaiiane nei grandi magazzini come Wallmart che, abbatendo i prezzi stravolsero la concorrenza, le Aloha Shirt diventarono banali, scendendo in poco tempo dal palcoscenico.
Come sappiamo, nella moda tutto torna. Attorno agli anni 2000 grazie alla rivalutazione di grandi marchi, le camice hawaiiane ebbero una rinascita.
Prada, Louis Vuitton e Valentino, portarono in passerella grandi camice Hawaiiane con disegni tropicali, sbalordendo le folle e rilanciandole nel mercato.
Il Design
Le camice Hawaiiane nascono da un mix di tradizioni e stili di diversi paesi, miscelati in un unico modello. Le prime camice erano reverse, cioè la parte più colorata era rivolta all’interno, facendo sembrare la camicia a rovescio.
Le camice hawaiiane si contraddistinguono per l’ampiezza e la comodità, infatti venivano portate rigorosamente oversize. Il colletto basso e largo è senza il solino (la parte che lo irrigidisce), rendendo questa camicia sinonimo di uno stile di vita informale.
La caratteristica principale che la rende una camicia casual, è la stampa vivace che spesso rappresenta elementi tropicali come fiori, palme, spiagge e frutti. Oltre alla manica larga, elemento fondamentale per una totale comodità, spesso troviamo taschini sul petto e gli spacchi laterali.